domenica 16 febbraio 2014

TIRIAMO LE SOMME- MOLTIPLICATE PER DUE!



... e sommiamoci anche le scuse per la distrazione del mese passato, legata all'entusiasmo da "come-ti-rivoluziono-il-palinsesto" che ha fatto che che saltasse lo spazio del "tiriamo le somme" per lo Starbook di gennaio, vale a dire "The Perfect Pies" degli Hairy Bikers. Recuperiamo oggi, con il più classico dei piatti ricchi in cui, altrettanto classicamente, ci si ficca, senza troppi indugi



Un titolo, un programma: perchè se è vero che non tutte le pies proposte in questa voluminosa raccolta possono incontrare i gusti di noi Italiani, è ancor più vero che non c'è stata praticamente ricetta che non solo non sia riuscita al primo tentativo, ma che addirittura non abbia aperto nuovi scenari, sul fronte delle basi o delle combinazioni dei sapori. Questi due omaccioni capelluti che all'apparenza non sembrano promettere nulla di buono, almeno sul fronte culinario, sono stati invece la sorpresa più golosa e più confortante di questo inizio d'anno: il lioro è un libro assolutamente ben fatto, nella forma e nei contenuti, con una rassegna di proposte che spazia in lungo e in largo, fra il salato e il dolce, fra la tradizione e le novità, senza indulgere all'innovazione ma con un sano attaccamento ai consigli delle mamme e delle nonne. La cucina proposta è quella di casa, capace di essere anche "gloriosa", se mi concedete una pessima traduzione di quel "glorious" di cui largo uso fanno gli scrittori anglosassoni quando devono magnificare la loro gastronomia: d'altro canto, le pies hanno alle spalle una storia di tutto rispetto e se oggi troneggiano su mense assai meno sontuose di quelle dei re e delle regine, l'orgoglio patrio sopravvive, a condimento di un libro che dovrebbe occupare un posto sugli scaffali delle librerie dei veri appassionati di cucina- meglio ancora se a portata di mano. 


Tutt'altro ripiano, invece, è quello destinato al primo flop dell'anno- e anticipo subito che i toni accorati e anche un po' seccati che seguiranno sono dovuti ad un profondo rincrescimento, tanto sincero quanto condiviso. Eravamo rimaste affascinate tutte dalle lusinghe di questo libro e dall'argomento trattato, le ricette persiane della mamma e della nonna dell'autrice e il nostro desiderio era anche quello di farci un regalo- a noi e a voi- sdoganando una cucina poco nota dalle nostre parti. In più, Ariana Bundy è una sorta di star, acclamatissima a Dubai e molto popolare anche negli USA, dove è spesso ospite di programmi televisivi; come se non bastasse, ha un curriculum lungo un km, dal padre chef al diploma al Cordon Bleu e fino ad oggi non si era letta una riga su di lei e sul suo libro che non fosse più che entusiasta. 
Da oggi, ahinoi, le cose cambiano, almeno sul  fronte dello Starbook: perchè le ricette di Pomegranates and Roses hanno realizzato una serie di bocciature che ci ha fatto quasi rimpiangere i tempi dello scalogno di carlocracchiana memoria. 

Sul fronte dei dolci, non c'è possibilità di appello: in troppi casi le dosi erano palesemente sbagliate e rivendicare tradizioni e gusti diversi non regge: se una crema si deve addensare, si deve addensare, indipendentemente dal fatto che ad Oriente si privilegino sapori diversi che ad Occidente. E lo stesso vale per i biscotti che si sbriciolano, per la gelatina che resta liquida, volendo anche per il pugno di riso che si spappola in una vagonata di zucchero, senza che l'autrice si premuri di avvisare il lettore occidentale (che poi è quello al quale il libro è rivolto) che questo è quello che deve accadere, in certe preparazioni che a noi sono completamente sconosciute. 

Sul fronte del salato, è andata meglio, seppur con tutti i distinguo del caso: su di noi pende ancora l'interrogativo delle erbe pesate a kg anziché a g, come siamo soliti fare noi, abituati al ciuffo di prezzemolo e al rametto di timo: leggere 875 g di prezzemolo, senza avere una riga di spiegazione lascia spiazzati e ancor di più spazientiti. 
In altre parole: se si vuol scrivere un libro di ricette di un Paese diverso da quello del pubblico a cui ci si rivolge, spiegare non è necessario, ma indispensabile, a maggior ragione dopo che tal Claudia Roden ha segnato una sorta di spartiacque in questo filone, aprendo una strada che la Bundy, che scrive a 40 anni di distanza, si è trovata spianata. 
Quelo che intendo dire, tirando le somme, è che un libro di ricette, è un libro di ricette e come tale ha il dovere di corrispondere nei contenuti alle aspettative dei suoi lettori. Ma un libro di ricette del proprio Paese è molto di più: è un'operazione culturale, a tutto tondo. E lo è a maggior ragione se gran parte del patrimonio di questo Paese è stato travolto da sconvolgimenti politici che hanno sostituito con il nuovo una ricchiezza antica che affida la sua sopravvivenza ai suoi testimoni.
In questo senso, la leggerezza con cui si affronta la scrittura è doppiamente colpevole, perchè doppio è l'inganno, così come doppia è l'amarezza con cui noi Starbookers concludiamo l'appuntamento con il libro di Febbraio: tradite dalle ricette, nella pratica, e dalle aspettative, nella teoria. E davvero, non è poco.

11 commenti:

  1. Un "Tiriamo le somme" magistrale: degli Hairy Bikers sono da tempo innamorata, tanto che ho comperato diversi loro libri: le ricette riescono e gli accostamenti di sapori sono deliziosi.
    La Bundy è stata una cocente delusione su tutti i fronti... e tu l'hai espresso alla perfezione.

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  2. Peccato per la Bundy anche se con i promossi capelloni io ho avuto un flop magistrale con la torta di patate affettate, una bomba a mano che non sono neanche riuscita a fotografare :-(

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  3. Ale, come te...nessuno! Ancora una volta, sei riuscita a "mettere su carta" le nostre riflessioni in modo impeccabile :)
    I capelloni ho iniziato ad amarli a distanza, appena ho visto il loro libro su Amazon e, come Mapi, non mi sono fermata a quello... Il libro della Bundy mi ha lasciato l'amaro in bocca, tante promesse non mantenute... :(

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  4. Tu pensa che inizialmente la scelta dei capelloni non mi aveva entusiasmasta, ora è poco dire che amo questo libro e sto provandone molte ricette tutte con successo.
    Sulla Bundy, invece, su cui ero pronta a scommettere, cocente delusione...:(

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  5. Sottoscrivo ogni parola e devo dire che mi dispiace molto perché inizialmente il libro della Bundy mi aveva davvero entusiasmato. Vorrà dire che mi butterò sui capelloni :)

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  6. Personalmente sono al di fuori della particolatà del libro ma, ora non più tanto ma quando ero giovaneee (mamma mia non ricordo più) raccoglievo libri, riviste e quant'altro di ricette per fare dei buoni manicaretti per i miei anche se il tempo era poco. Da profana già allora avevo nota l'incompletezza nelle spiegazioni delle ricette, per fortuna non tutte. Ho notato che più è noto il personaggio a cui si riferisce, più le ricette sono incomplete è come se l'autore... non vuole confessarsi del tutto ma allora se le poteva tenere no...
    Ho letto quasi tutto le ricette che avete fatto alcune mi sono piaciute altre magari anche si ma troppo laboriose ma dalla vostra esecuzione e opinione concordo effettivamente lacune c'erano e voi le avete superate bene ma quelle che non sono pratiche...io credo che saranno rimaste avvilite non sapendo che non sono loro che hanno sbagliato....
    Buona domenica a tutte.

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  7. che delusione quando le ricette non vengono, capita spesso, purtroppo, grazie per l'analisi! :-)

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  8. come sempre cara ale hai saputo tradurre nelle tue conclusioni le impressioni di tutto il gruppo. Anch'io come Stefania avevo accolto con dubbio i bikers e amato ...per la copertina , la Ariana...ebbene ho dovuto sconvolgere i miei giudizi come hai esposto tu. I bikers un libro ,assolutamente da avere, mentre la Ariana ...ma anche no...rimane però un bell'oggetto che farà bella mostra nella mia casa abbinato ad oggetti in nuance ....tutto serve ;-)

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  9. ecco, hai detto tutto perfettamente!

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  10. Da anni sono una fan sfegatata dei due motociclisti ma mai e poi mai avrei ammesso pubblicamente che li adoro. Il primo libro lo avevo comprato per curiosità -cosa??? adesso ci propongono anche le ricette di capelloni motociclisti e pure mammoni ?- (il libro in questione era "mums still know best") e devo ammettere che sì, le loro ricette riescono, e pure bene. I loro libri sono in bella vista e ogni tanto ho il mio "periodo bikers" che provoca una hola da parte di mio figlio. Il libro della Bundy era lì, in bilico sull'orlo del carrello amazoniano. Mi tentava ma mi sembrava un po' troppo scintillante. E infatti...
    Grazie alle vostre recensioni non l'ho comprato, Tanto più che i Bikers usciranno a fine aprile con un libro che mi tenta troppo: come amare il cibo e perdere peso. Vuoi vedere che riescono a convincermi e mi metto finalmente a dieta?

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  11. scrivo al volo dall'ufficio, solo per dire... ve possino! Mi hanno appena consegnato un pacco da amazon uk ed è in arrivo uno da amazon.de. Totale: 3 starbooks. E quello dei capelloni è soltanto rimandato. Ah, è una copia di Delia's Christmas è arrivata già da qualche settimana. Posso dire che uno dei -tanti-lati positivi di avere un lavoro (e finalment euno stipendio) è potersi dare alla pazza gioia su amazon??? Tantissimi saluti da Hugh, Lorraine, Delia e me :D

    Mi dispiace per il flop del mese, l'autrice ha perso davvero una grande occasione, ma la tua disanima è sempre da 10 e lode!
    Passo e chiudo (e vado a lavorare. shhhh)

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